5, AVENUE MARCEAU

Solo un anno fa, strabiliavo davanti alla modernità di Christian  Dior visitando la grande mostra che gli aveva dedicato il “Musée des Arts Decoratifs” ed eccomi, un anno dopo, nuovamente  strabiliato davanti al numero cinque di Avenue Marceau. Qui, a due passi dalla Avenue Montaigne, scenografia naturale dell’alta moda parigina, ecco il “Musée Yves Saint Laurent”. In realtà questa fu la sede della “maison”, nel cui cuore, al primo piano c’era lo studio del grande couturier parigino. Un museo raffinato ed emozionante, un piccolo scrigno al centro del quale ci sono proprio i tavoli da disegno e la grande biblioteca di Yves Saint Laurent. Così come qualche giorno fa vi ho parlato di Martin Margiela, considerato troppo concettuale da Hermès, Yves Saint Laurent fu considerato troppo “moderno” da Dior. Destino dei grandi artisti (o dei profeti). Del resto lo ricordava anche Tristan Tzara a proposito delle avanguardie: “Il modo più semplice per essere seguiti è correre più veloci degli altri.” Una citazione che sicuramente  piacque ad Yves, grande conoscitore d’arte e collezionista. È solo il caso di accennare al celeberrimo abito ispirato a Mondrian esposto nella bomboniera di Avenue Marceau. Di rara e raffinata bellezza gli schizzi e i bozzetti per costumi d’opera, altra grande passione dello stilista francese. Il museo aperto da circa un anno si deve alla volontà di Pierre Berger, collaboratore e compagno di vita di Yves che ha voluto donare alla città e offrire al mondo un piccolo universo di preziosa eleganza. Parigi ha capito da tempo che arte e moda appartengono allo stesso empireo universo e la dimostrazione è una attiva collaborazione tra istituzioni culturali, artistiche e grandi “maison”; non per nulla è proprio nella capitale francese che sono nate, ad opera di stilisti, le prima fondazioni per l’arte come la Cartier, la Vuitton e musei grandi e piccoli dedicati alla moda. Solo Milano in Italia può vantare una simile attenzione. Anche qui Prada con la sua mega-fondazione, Trussardi e  Armani hanno smosso le acque stagnanti che si ostinano a tenere ben separate arte e moda.  

Per saperne di più: https://youtu.be/oGfy4YmqRJY


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