UNA PARIGI IMMAGINATA


Mia moglie  Daniela ereditò da sua madre due serigrafie di Michele Cascella, artista molto prolifico, che possiamo definire un paesaggista crepuscolare che seppe passare immune dalle influenze delle avanguardie artistiche del Novecento, anche se non sono affatto certo che questo sia stato un bene. Le due serigrafie di un certo pregio anche per la tiratura abbastanza limitata, riproducono due scorci parigini con tanto di Cattedrale di Notre Dame. Effettivamente Cascella non brillava  certo in originalità nella scelta dei soggetti, ma anche questo poco importa. Quello che importa è che Daniela le ha sempre avute davanti: prima nella casa dei suoi genitori, poi in casa nostra. In occasione dei primi nostri soggiorni parigini, la signora Anna, mamma di Daniela, mi mostrava quelle due serigrafie e mi ricordava che erano state un dono fatto a suo marito Pietro e si soffermava su una delle due, quella che riproduceva due vecchietti a passeggio lungo la Senna con lo sfondo della Cattedrale di Notre Dame. Quando mia suocera passò a miglior vita, quelle serigrafie finirono a casa nostra. E Daniela spesso si sofferma sul fatto che quei due vecchietti potremmo essere noi a passeggio per Parigi... Romanticherie femminili, ma di una certa suggestione. E allora cosa c'è di meglio che scattare una foto nel punto esatto da cui è stato realizzato quel panorama da Michele Cascella. Così per qualche anno abbiamo circumnavigato la Cattedrale, ci siamo posizionati in diversi punti dai quali si vede la guglia e l'abside di Notre Dame, abbiamo percorso la Rue du Cloître de Notre Dame, il Quai de l'Archevêché, abbiamo attraversato il Pont Saint-Louis fino all'Île St. Louis; abbiamo seguito il Quai d'Orléans, siamo penetrati in Rue le Regrattier per sbucare in Rue St. Louis-en-l'Île. Abbiamo tentato persino sul Quai de Bourbon, niente da fare, lo scorcio era sempre leggermente diverso. Una volta manca la guglia, una volta si vede la torre di destra e non quella di sinistra, una volta scompare la Senna, una volta ricompare la Rive Droite, una volta scompare l'intera Cattedrale. Insomma, quel punto in cui è ritratta la passeggiata dei due vecchietti, non esiste. Michele Cascella si era inventato una prospettiva. Come era immaginaria la passeggiata dei due vecchietti, era immaginario anche quello scorcio dall'Île St. Louis. E così niente fotografia, ma rimane quella serigrafia appesa in camera da letto, con una Parigi dell'immaginazione e del desiderio, un po' come la nostra, insomma...







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